Il 12 dicembre la Cgil indice una giornata di sciopero generale di tutti i lavoratori.
Ho pensato "Il mio primo sciopero da lavoratore, non posso perderlo!"
Lo sciopero inizia alle 8 di mattina e dura 8 ore.
Dopo aver passato la nottata in bianco per terminare un lavoro da consegnare la mattina esattamente alle 7.45 invio il mio lavoro per email e mi addormento come un sasso. In barba alle leggi in materia ho iniziato lo sciopero ben con un quarto d'ora d'anticipo. Sarò precettato?
Alle 8.20 suona la sveglia mi alzo dal letto e mi metto addosso quello che capita come quasi tutte le mattine.
Alle 8.50 ho finito di prepararmi anche se salto la colazione per guadagnare qualche minuto... come previsto diluvia ma io devo raggiungere Ancona e sono già in ritardo.
Guardo dritto nei fanali della mia auto e lei guarda me. Salgo in macchina e giro la chiave.
Anche oggi mi porterà a destinazione.
Il viaggio scorre senza intoppi almeno fino all'asse nord-sud con solo un po' più di trafffico del solito e qui inziano i problemi qualche accenno di coda e capisco che a causa del maltempo e della manifestazione le strade sono bloccate. Compagni aspettate almeno che arrivino tutti!
Sono le 9.30, il corteo sta per partire immagino e allora decido di uscire a tavernelle e imboccare via Torresi dove trovo una coda di auto che arriva fino in cima alla via. Parcheggio e decido di farmela a piedi. Ottimo un paio di km in più di corteo non autorizzato con ombrello e fischietto in bocca.
Arrivato in Piazza Ugo Bassi ero già fradicio fino alle ginocchia ma grazie a tutta quell'acqua quasi completamente sveglio. Mi metto a inseguire il corteo e faccio tutto Corso Carlo Alberto a passo di marcia... trotterello fino a raggiungere un gruppo del Sindacato Pensionati Italiani (il mitico SPI) che aveva deciso di deviare il corteo sotto agli archi. Li supero beccando anche qualche ombrellata di striscio.
Prendo la galleria Risorgimento e circa a metà (ammazza quanto è lunga a farla a piedi) comincio a sentire le esalazioni tossiche. Un compagno di Pesaro in testa allo Spi mi fa coraggio sventolando la bandierache.
Finalmente raggiungo i compagni universitari, completamente zuppo, all'altezza di Piazza Cavour e intono un agghiacciante Bella Ciao.... i compagni di Urbino rabbrividiscono e mi azzittisco.
Faccio gli ultimi metri di corteo felicerrimo ma la telecamera è scarica e non posso immortalare il bello e rumoroso spezzone studentesco che sfila assieme a Operai metalmeccanici, chimici, lavoratori della conoscenza, Pensionati e tutti gli altri.
Il corteo si conclude a Piazza Pertini con diversi interventi tra cui uno studente Marco detto Socrate prende per qualche minuto l'attenzione dei lavoratori di tutta la Regione Marche.
Intere famiglie erano in piazza nonostante di questi tempi la paga di una giornata di lavoro in meno pesi a tutti con molti dei lavoratori a rischio cassa integrazione e il governo che si preoccupa più delle banche e delle imprese.
Marco si prende un bell'applauso e applauso ringrazia tutti gli studenti che si sono uniti al corteo e sono venuti anche da Camerino e Urbino.
Un ricordo va anche ai lavoratori che da sempre perdono la vita sul posto e in particolare da studente ricordo i morti del laboratorio dell'Università di Catania, morti per il cancro causato dalle esalazioni di sostanze tossiche.
Alle 16.00, dopo otto ore, finisce lo sciopero e vado in ufficio....
Il precario non ha orario!
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